Al contrario di Pompei, la visita agli Scavi di Ercolano può essere concentrata in poche ore ed è ideale per chi ha poco tempo a disposizione ma non vuole rinunciare all'esperienza unica di ritrovarsi a passeggiare tra le vie di un'antica città romana!
Ercolano ha subito un fenomeno di conservazione unico e che non ha paragoni nemmeno con la vicina Pompei. La coltre di 16 metri di materiali piroclastici e fango che ha sommerso la città ha permesso la conservazione di domus a due piani, all'interno delle quali sono stati rinvenuti elementi architettonici in legno e in marmo, monili e oggetti d'arredo, nonché molti reperti organici, che hanno permesso di ricostruire nel dettaglio lo stile di vita degli antichi ercolanesi.
Vi consigliamo di dedicare una mezza giornata alla visita del Sito Archeologico di Ercolano: seguendo il nostro itinerario riuscirete a vedere in 2-3 ore gli edifici più rappresentativi dell'antica città.
Insieme all'itinerario da seguire, in questa pagina suggeriamo anche i luoghi da non perdere lungo il percorso, contrassegnati con i numeri presenti sulla piantina distribuita gratuitamente all'ingresso degli Scavi e che potete scaricare anche in fondo a questa pagina.
Orari di apertura:
Dal 16/03 al 14/10: dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00; l’area archeologica deve essere lasciata per le ore 19.00)Dal 15/10 al 15/03: dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 15.30; l’area archeologica deve essere lasciata per le ore 16.40)
Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 25 Dicembre
Biglietti:
Biglietto ordinario: € 16. Under 18: gratuito. Giovani tra i 18 e 25 anni non compiuti: € 2.
La storia di Ercolano in sintesi
La città di Ercolano prende il nome dal mitico eroe greco Ercole che, secondo la leggenda narrata da Dionigi di Alicarnasso, la fondò nel 1243 a.C. Studi più accreditabili ritengono, invece, che la città fu fondata dagli Osci nel XII secolo a.C o dagli Etruschi per poi essere conquistata nel V sec. a.C. dai Sanniti. Bisogna aspettare il 90 a.C. perché la città venga espugnata dai Romani e trasformata in ''municipium''. Nell'ultima età della Repubblica Romana, Ercolano visse un periodo di grande splendore: grazie alla sua posizione sul mare, alla salubrità dell'aria e al clima mite divenne meta di villeggiatura per molte famiglie patrizie. Era quindi una città molto viva e popolosa quando il terremoto del 62 d.C. danneggiò notevolmente la città, mentre le opere di ricostruzione non erano ancora terminate quando avvenne la tragica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
La nube tossica dell'eruzione annientò la popolazione, mentre, l'intera città venne letteralmente sigillata sotto i flussi piroclastici che si solidificarono per un'altezza di circa 16 metri, restituendo a noi in maniera quasi integra molti reperti organici, tra cui stoffe, vegetali, cibi e strutture in legno.
La riscoperta di Ercolano fu del tutto casuale: mentre veniva scavato un pozzo nel 1709 per ordine di Emanuele Maurizio di Lorena principe D’Elboeuf, vennero alla luce marmi e statue che decoravano la scena del teatro dell’antica Ercolano. Nel 1738 i lavori ripresero con Carlo III di Borbone sotto la direzione dell’ingegnere militare spagnolo De Alcubierre. Nel 1755, in seguito agli importanti ritrovamenti negli anni precedenti, fu fondata l’Accademia Ercolanense che fu molto attiva fino al 1792, tuttavia gli scavi furono interrotti e poi ripresi in maniera intermittente fino al 1927, quando sono ricominciati in maniera sistematica. Grandi ritrovamenti sono avvenuti negli anni Ottanta del secolo scorso con lo scavo del Tempio di Venere, delle Terme Suburbane e dell’antico porto greco, dove cercarono rifugio nel 79 d.C. gli ercolanensi. Dal 2000 sono ripresi a pieno ritmo gli scavi nei pressi della Villa dei Papiri con annessa biblioteca.
Itinerario 2 - 3 ore
I luoghi da visitare, entrando dall'ingresso di Corso Resina 187 (fermata Circumvesuviana “Ercolano Scavi”, linea Sorrento - Napoli)
- 2-3 ore
- Casa D'Argo (40)
- Casa dello Scheletro (42)
- Thermopolium (38)
- Terme Maschili (26)
- Casa dei Due Atrii (25)
- Sede degli Augustali (24)
- Casa del Bel Cortile (28)
- Casa di Nettuna e Anfitrite (29)
- Terme Femminili (27)
- Casa Sannitica (31)
- Casa del Tramezzo di Legno (36)
- Grande Taberna (10)
- Casa del Rilievo di Telefo (7)
- Casa dei Cervi (8)
- Terrazza di M. Nonio Balbo (2)
- Fornici (1)
Legenda
I principali luoghi da visitare Tra le parentesi sono indicati Area + Numero mappa ufficiale
Visita al Parco Archeologico di Ercolano con bambini
La visita degli Scavi Archeologici di Ercolano con bambini piccoli può risultare poco agevole data la presenza di un basolato che rende difficoltoso l'uso di passeggini all'interno del sito. Consigliamo, quindi, di dotarsi di marsupio per i bambini che non sono ancora in grado di camminare, mentre il passeggino può essere lasciato gratuitamente al deposito bagagli all'ingresso del sito archeologico. In ogni caso è possibile percorrere con il passeggino la passerella che gira intorno a tutto il complesso degli scavi per averne una visione dall’alto.
Una bella esperienza da vivere insieme ai bambini più grandi è, invece, una visita al MAV, il Museo Archeologico Virtuale, a pochi minuti a piedi dall'ingresso principale del Sito Archeologico di Ercolano.
Il museo propone un percorso virtuale e interattivo che ricrea, attraverso un viaggio a ritroso nel tempo, l'antica Herculaneum fino a un attimo prima che l’eruzione del 79 d.C. distruggesse la città. Inoltre, settanta installazioni multimediali tra ricostruzioni scenografiche, interfacce visuali e ologrammi ridanno vita alle principali aree archeologiche di Ercolano, Pompei, Stabia, Baia e Capri.
MAV - Orari
dal martedì alla domenica: dalle ore 10:00 alle ore 16:00 (ultimo ingresso)
MAV - Tariffe
Biglietto individuale adulto: € 11; Biglietto ridotto (under 13, over 65, studenti, insegnanti, Artecard): € 9; Gratuito sotto i 5 anni.
Mav famiglie (2 adulti + 2 bambini): Visita al museo + visione del film 5D € 34,00.
Puoi acquistare i biglietti presso il Museo oppure online.
Acquista online i biglietti per il MAV
Dove pranzare
All'interno degli Scavi di Ercolano non ci sono aree verdi dove fermarsi per consumare una colazione al sacco, né ristoranti o caffetterie. Prima di accedere al sito, accanto al bookshop, c'è però un bar dove acquistare bibite e piccoli snack.
Per pranzare basta spostarsi a piedi nelle immediate vicinanze del Parco Archeologico, dove ci sono diverse opzioni sia per un pranzo al volo che seduti.
Noi segnaliamo:
Viva Lo Re (tel: 081 739 0207) si trova proseguendo lungo Corso Resina, ha una buona cantina con una pregiata selezione di vini nazionali ed esteri e un menù che varia ogni settimana.
Tubba Catubba (tel: 081 344 3503) una buona taverna sempre su Corso Resina a pochi minuti a piedi dagli scavi che serve specialità di pesce e di carne e piatti della cucina tipica campana.
Pizzeria Luna Caprese (tel: 081 777 1543) per gustare una buona pizza napoletana dopo aver visitato gli scavi, senza doversi allontanare troppo. Pizza buona e prezzi modici.
I luoghi da non perdere a Ercolano
1. Terme maschili (26)
Le Terme Centrali risalenti alla seconda metà del I sec. a.C.sono state scavate completamente nel 1931 e come consuetudine sono divise in settore maschile e femminile. Dall'apodyterium (spogliatio) con le tipiche nicchie dove si deponevano gli indumenti si accede alle tre aree termali: il frigidarium (sala fredda), il caldarium absidato (sala calda) e il tepidarium, che presenta uno splendido mosaico con tessere bianche e nere raffigurante un tritone fra delfini, polpo, calamaro e un amorino con frusta.
2. Sede degli Augustali (24)
È un magnifico edificio a pianta quadrangolare occupato dal collegio degli augustali, i liberti che si dedicavano al culto dell'Imperatore Augusto. Colonne, archi, pavimento è in cocciopesto e due splendidi affreschi: sulla parete sinistra è raffigurato l'ingresso di Ercole nell'Olimpo accompagnato da Giove, Giunone, Minerva; su quella invece la lotta di Ercole contro Acheloo. Lo scheletro del custode è stato ritrovato nella sua stanzetta disteso sul letto.
3. Casa Sannitica (31)
È una delle abitazioni più antiche della città, costruita nel II sec. a.C., famosa soprattutto per il bellissmo atrio di tipo ellenistico, con pareti ridipinte in quarto stile (che si contraddistingue per l'inserimento di architetture fantastiche e di grande scenicità), il pavimento in cacciopesto, l'impluvium completamente rivestito in marmo, e la parte superiore costituita da un finto loggiato dove si notano su tre lati colonnine in ordine ionico, mentre il lato est è aperto.
4. Casa del Tramezzo di Legno (36)
Il nome di questa domus deriva dal tramezzo di legno che è sopravvissuto all'eruzione e ancora oggi visibile nella sua collocazione originale: si tratta di una sorta di porta pieghevole, che separa l'atrio dal resto dell'ambiente, conservandone l'intimità. Il tramezzo presenta dei battenti sagomati forniti di anelli e di sostegni per appendere le lucerne.
5. Casa del Rilievo di Telefo (7)
Costruita in posizione panoramica (27 a.C.-14 d.C.) lungo la scarpata verso la marina, questa domus è disposta su tre livelli sovrapposti e tra le varie sculture di scuola neoattica si contraddistingue il rilievo con il mito di Telefo, figlio di Ercole (il mitico fondatore della città). L'atrio è caratterizzato da colonne che sorreggono le stanze del piano superiore e tra loro è sono appesi i calchi degli oscilla di marmo qui rinvenuti (dischi o maschere solitamente di argomento dionisiaco utilizzati per allontanare gli spiriti maligni).
6. Fornici (1)
I fornici sono i magazzini del porto, utilizzati anche come ricoveri per le barche e ubicati sulla spiaggia, che in età romana era di circa mezzo chilometro più vicina rispetto a oggi. Proprio nei fornici nel 1980 sono stati rinvenuti circa 300 scheletri umani, morti in seguito all'eruzione del 79 d.C. e uccisi dall'alta temperatura suscitata dalle nubi ardenti esplose dal vulcano mentre cercavano scampo verso il mare con tutti i loro beni, tra cui monili e monete. Oltre ai corpi è stata rinvenuta una barca romana lunga m 9 e gli scheletri del rematore e di un soldato, con cinturone, 2 spade, scalpelli e una borsa di monete.
FAQ - Domande frequenti
Ercolano è accessibile?
Il sito archeologico di Ercolano è accessibile in sedia a rotelle grazie a due percorsi su pedane. Sono disponibili anche bagni accessibili a persone con disabilità.
Gli scavi di Ercolano sono gratuiti per le persone con disabilità?
Le persone con disabilità non pagano il biglietto degli scavi di Ercolano. L'ingresso è gratuito anche per un accompagnatore.
C'è un orario vincolante per i biglietti di ingresso?
I biglietti saltacoda per gli scavi di Ercolano sono validi per l'intera giornata. Non c'è, quindi, un orario di ingresso, ma tenete conto che si può entrare nel sito solo fino a un'ora e mezza prima dell'orario di chiusura.